AI Act: Il Titanic delle aziende che non si sono adeguate (e come evitare il naufragio)

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AI Act: Il Titanic delle aziende che non si sono adeguate (e come evitare il naufragio)

AI ACT E FORMAZIONE

Siamo a marzo 2025.

L’AI Act è qui. La scadenza non è più un futuro lontano da procrastinare, è roba di ieri. Hai due opzioni: domare il mostro dell’Intelligenza Artificiale o farti mangiare vivo dalla concorrenza.

Da agosto 2025, ogni azienda ha il DOVERE di formare il proprio personale sull’uso responsabile dell’AI. No, non è un gentile suggerimento, è la legge. Ignorarlo significa scavarti la fossa con le tue stesse mani.

E se pensi di poter temporeggiare, sappi che mancano pochissimi mesi, tradotto: ci stanno ancora dando un po’ di respiro, ma non per fare il morto a galla.

“AI? Non ci serve” (famosissime ultime parole)

Se anche tu pensi che l’AI sia roba per le big tech della Silicon Valley, abbiamo una notizia: la usi già, che tu lo voglia o meno.

  • Usi un CRM? AI.
  • Automatizzi email? AI.
  • Hai un chatbot sul sito? AI.
  • Pensi che l’AI sia il nuovo Skynet e ti nascondi? Anche quello ormai lo sa l’AI.

Quindi no, non puoi far finta di niente. E se non ti adegui? Multe, sanzioni, figuracce colossali e clienti che se ne vanno a gambe levate verso chi invece sa come stare al passo.

Ok, ma cosa cambia davvero?

Dal 2025, le aziende devono:

  • Formare il personale sull’uso etico e responsabile dell’AI (bye bye, scuse tipo “non ne so niente”).
  • Definire linee guida interne per evitare che qualcuno inizi a usare l’AI come se fosse un gioco da tavolo.
  • Garantire la conformità alla normativa, perché il codice delle buone pratiche sta arrivando e con lui la mannaia delle sanzioni.

Aspettare ancora? Un suicidio imprenditoriale.

L’AI Act: lo incassi o lo subisci?

Sai qual è la verità? Chi si adegua in tempo, trasforma questa “rottura di scatole” in un’occasione d’oro.

  • Formare il team all’uso dell’AI significa lavorare meglio, più velocemente e con meno errori.
  • Chi padroneggia l’AI non solo rispetta la normativa, ma diventa il punto di riferimento per il settore.
  • La concorrenza si sta già muovendo. E tu sei ancora qui a leggere invece di fare qualcosa.

Adattarsi ora o piangere dopo?

Il team di Spremuta Creativa con l’AI ci lavora ogni giorno. L’abbiamo vista in azione, sappiamo cosa funziona e cosa no, abbiamo seguito aziende che sono passate da “oddio ci obbligano a usarla” a “oddio, ma come facevamo prima senza?”

Non si tratta solo di seguire la legge. Si tratta di evitare di essere il prossimo dinosauro del business.

Ci sono aziende che stanno sfruttando l’AI per automatizzare, innovare e vendere di più. E ci sono quelle che si aggrappano ancora ai vecchi metodi come naufraghi su una zattera. Indovina chi sopravviverà?

Formazione senza palle al piede

Negli ultimi anni, abbiamo affiancato realtà di ogni dimensione per aiutarle a usare l’AI in modo sensato e pratico. Diego Cassinelli ha collaborato con enti di formazione certificati per trasformare la teoria in realtà aziendale.

A breve terremo una live con 100 partecipanti proprio su questi temi. Senza fuffa, senza “disruptive” a caso, solo roba utile per capire come stare in piedi in questo mercato senza farsi travolgere.

O ci sei o sei fuori.

Non si tratta di scegliere SE usare l’AI. Si tratta di scegliere se usarla bene o lasciare che siano gli altri a farlo meglio di te.

Spremuta Creativa – Comunicare bene per vendere meglio

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